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L'importanza di farsi riconoscere 

La bambina che sussurrava ai dizionari

“Che cosa stanno dicendo?” è forse la domanda che ho fatto - e che mi sono fatta - più spesso da quando sono riuscita a mettere in piedi una frase di senso compiuto.

Beh, non avrei mai immaginato che un giorno sarei diventata la persona che mi avrebbe risposto.

Domanda più che lecita se da piccoli si ha passato la maggior parte delle estati nelle spiagge del nord est d’Italia invase da turisti coi sandali e lingue stranissime che non erano la mia. Eppure nessuno mi sapeva dare una risposta. Tutto da rifare.

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“Sapere le lingue è importante” e altri luoghi comuni

Per chi come me è nato negli anni ’90 avrà sentito un centinaio di volte almeno una di queste frasi: “Non correre che poi sudi” e “Sapere le lingue è importante”.

A differenza della prima, la seconda frase ha avuto effetto.

A scuola faccio il mio primo incontro con l’inglese. O meglio, il mio “schianto” con l’inglese perché mi piacerebbe dire sia stato come un “amore a prima vista” o che ci sia stata una sorta di chimica ma non è così.

La verità è che tutte le migliori storie d’amore da manuale iniziano con l’antipatia reciproca e, solo dopo mille incomprensioni, ci si scopre innamorati. Mi porto stretto questo nuovo piccolo grande amore mentre varco per la prima volta il portone del Mazzotti, l’istituto turistico della mia città, dove faccio l’incontro col mio secondo “schianto”: lo spagnolo.

Con mia grande sorpresa, per parlare in spagnolo non basta mettere una “s” alla fine di ogni parola o mettere un “olé” in punti imprecisati della frase. Alla fine l’amore è sbocciato proprio come per l’inglese.

Dentro e fuori le mura del turistico mi faccio le ossa e capisco che c’è una bella differenza fra completare degli esercizi e parlare una lingua nella vita reale ma questo non ha fatto altro che confermare quello che già volevo diventare: una traduttrice.

 

“Come diventare una traduttrice”: edizione tascabile 

Varco una nuova porta, questa volta quella ancora più grande dell’Università degli Studi di Udine, con inglese sotto il braccio e spagnolo sotto l’altro.

Inizia un’avventura incredibile dove colgo a braccia aperte tutto quello che mi capita sotto gli occhi. Per la prima volta capisco come “conoscere una lingua” sia decisamente molto più di verbi coniugati, articoli giusti e regole grammaticali ma pensare alla giusta parola per ore, la soddisfazione d’averla trovata, affondare il naso nei libri dei più grandi scrittori, provare cibi nuovi (ecco come è andata coi vini spagnoli), trovare sempre una buona scusa per attaccare bottone con chi ha un accento diverso dal proprio, scoprire come a volte il mondo è davvero piccolo, farsi tante domande e trovare delle risposte.

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La curiosità non uccise il traduttore (e nemmeno il cat-tool)

C'è una frase che ancora oggi mi è rimasta impressa: "cuando se traduce tenéis que ser c u r i o s o s"

E' uno dei tanti must della mia professoressa di spagnolo - diventato col tempo anche uno dei miei - e anche se non si mastica la lingua, la traduzione è abbastanza chiara: "quando traducete, dovete essere curiosi". 

Ho imparato in fretta che la curiosità non uccide il traduttore ma anzi, è la sua benzina. Quando si affronta un testo non lo si bisogna fare in modo passivo o accontentarsi di sfogliare qualche dizionario online ma andare oltre, rimboccarsi le maniche e tuffarsi senza paura nella cultura della lingua che si sta traducendo.

Essere curiosi richiede una certa quantità di tempo che potrebbe essere scambiata per 'perdita'. In realtà è una vera e propria 'crescita', non solo del proprio glossario ma di sensibilità nei confronti del testo e della lingua, un arricchimento professionale (e personale) che da quel qualcosa in più al traduttore distinguendolo dagli altri - e da Google Translate. 

E' una caccia al tesoro in piena regola. 

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"Trova un lavoro che ami e non lavorerai mai un giorno della tua vita"

Lo conoscete questo mantra del Confucio, no? Mi sono ritrovata ben presto a dargli ragione.

Se davanti ad un film, una lettura o lo sketch dell'ennesimo talk show americano una persona qualsiasi stacca dal lavoro trovando un momento di relax, io inevitabilmente mi ritrovo ad arrovellarmi su quale potrebbe essere la giusta resa in italiano spesso perdendo il filo della trama del film che sto vedendo. E il bello è che mi diverto pure. 

Questo capita anche con quei lunghissimi documenti tecnici, gli articoloni di medicina, i bugiardini della tachipirina e i manuali d'istruzioni per macchinari industriali. Ogni testo offre una sfida ed ogni sfida è un'avventura

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Scaldate i dizionari 

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